Il canto puō essere usato
fine a se stesso , quale espressione canora ricreativa (per esempio, in pullman o attorno a una tavola imbandita o in una festa dell'oratorio) o
gestualizzato (in forma estemporanea per creare maggiore coinvolgimento, o preparato, spiegandone il significato dei gesti e delle parole per renderlo didattico).
Vi č un crescendo di attivitā ricreative/formative che dovrebbero costituire l'armamentario di educatori/ catechisti nelle comunitā:
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il gioco-
i bans e le acclamazioni,
le filastrocche e le favole animate (Stefano Varnavā e Sonia Kos,
Bans, acclamazioni, filastrocche, storielle e favole animate , Rugginenti Editore ; S. Varnavā,
Rondelli e tiritere, Rugginenti Editore, Voll. 1 - 2 - 3 )
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l' animazione musicale , che a sua volta si articola in canto, canto gestualizzato o mimato, racconti drammatizzati e cantati, canto danzato, danza di gruppo, coretto, piccola orchestra
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il cerchio di gioia (incontro serale o pomeridiano della comunitā, in cui sono ben dosate ed alternate tutte le forme antecedenti di animazione)
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il recital .
Una sintetica illustrazione di tali mezzi di animazione, con indicazioni pratiche molto utili, si trova in: Stefano Varnavā e Sonia Kos,
Corso per gli animatori - Sussidio, pp. 19-27